Will of the Abyss

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CAT_IMG Posted on 19/7/2014, 21:26
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~Bridges Burned
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Nome: Will Età: ? Razza: ? Energia: Blu Crowns:


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« Io sono una derivazione di problemi irrisolti e accantonati, di cui il mio nucleo d’origine non è nemmeno a conoscenza. Non per questo, tuttavia, sono Noel. Sono una coscienza, una Volontà a sé stante rimasta sopita fino a poco tempo fa. La Volontà. A giocare con la psiche ci si scotta: è giusto che se ne subiscano le conseguenze, non trova?»




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Fisionomia dolce, pelle delicata, labbra soffici e un fisico piccolo, snello, simile in tutto e per tutto a quello di Noel. Will è Noel, ha occupato il suo corpo e, come tale, ne ha mantenuto l’impostazione, senza poterlo cambiare più di tanto. Non molto alta, acerba, pelle diafana, dita affusolate e sottili. Le gemelle confinate nella stessa carne differiscono per due fondamentali aspetti: i capelli e gli occhi. Polvere di stelle veleggia morbidamente sulla chioma folta, lunga, appena spettinata e morbida che abbraccia la sua figura fasciata in colori chiari; ciocche bianche come la neve e preziose come l’avorio contornano il viso dai tratti gentili e dolci, arrivando fino alle ginocchia. Volto perfetto, guance piene, invitanti e zigomi alti. Una figura dalla purezza sconcertante, risplende di una luce genuina, brillante, affascinante. L’apparizione di un angelo. Se non fosse per i due rubini profondi e sanguinolenti che studiano con disprezzo e sufficienza qualunque cosa. Accesi, giudicano lo spazio circostante, incupendosi quando la fanciulla riflette, permettendo a chi le sta di fronte di gettare uno sguardo sull’anima nera e corrotta nascosta in un simulacro divino. Perché Will è questo: Will è Volontà schietta, Will è delirio, Will è follia. Will è buio, oscurità, violenza, distruzione, degrado e sadismo. Cela il marcio dietro l’eleganza, dietro la bellezza, dietro la compostezza e la sicurezza di sé che Noel non possiede e non ha mai posseduto. La gamba sinistra è bendata e tenuta stretta da un nastro; si muove leggera sui piedi nudi, non sporcandosi mai. La veste è lunga fino a metà coscia di fronte e dai lati si allungano i lembi del vestito che arrivano fino a terra cingendo morbidamente i suoi arti inferiori per tre quarti. L'abito è elaborato e a balze e pizzi in più punti, stretto sul torso prima di allargarsi in vita e senza spalline. Il torace è coperto da un corpetto lievemente più chiaro del vestito color panna, percorso da innumerevoli fili scuri come la pece. Bordata da innumerevoli alette di stoffa stondate, la veste è leggera ed elegante, quasi principesca e angelica nella sua immensa bellezza. Le maniche, staccate dal vestito, sono allacciate alle braccia da nastri neri sottili, chiusi in un tenero fiocchetto, e si allargano verso le mani, coprendo per lo più le dita della ragazza. Al collo, una fascia di velluto scuro si intreccia più volte in una trama di cinque o sei incontri decorativi, a cui sono fissate due rose bianche.
Tutto questo finché Will non dichiara guerra al suo interlocutore. Allora il suo vestiario diventa più libero, nero pece, diabolico. Il capo si cinge di una corona di spine; il bianco sparisce e vi si sostituisce il buio della crudeltà. Una cappa chiusa sul davanti da due cerniere, come il vecchio vestito di Noel, con le maniche lunghe e il tulle a partire dalla vita, la veste interamente, lasciando alle gambe la più completa libertà di movimento. Le calze si infilano in un paio di tacchi alti, istoriati da corna demoniache e, al fianco della regina del fato, appare il Trillo del Diavolo.



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Difficile, pressoché impossibile determinare il carattere di Will. Principalmente, ama far soffrire le persone. In quanto Volontà dell’Abisso, lo stesso Abisso che raccoglie i dati su qualunque individuo, in cui sono registrati gli eventi che riguardano l’esistenza di ogni essere vivente, la ragazza ha accesso ad ogni più piccola briciola della storia di chi le sta di fronte. Le basta chiedere, e l’Abisso le porta qualunque cosa lei desideri. Grazie a questa sua sconfinata fonte di conoscenza, può calcare sugli errori e sulle debolezze degli altri, intrufolandosi con grande semplicità nella loro mente e nella loro psiche, mandandoli nel caos più totale. Ama vederli piegati di fronte a sé, perché lei è superiore. Disprezza Noel nella maniera più assoluta, malgrado si sia generata da lei, come derivazione secondaria della sua anima, a causa della follia instillata in lei da un primo contatto con la donna bianca nelle nevi perenni, durante una missione nella Terra dei Dragoni. Per il resto, è semplicemente opportunista. Non ha obiettivi precisi, se non far soffrire la sua controparte primaria. Adora gli illusi, i montati, i superiori, i buoni di cuore solo perché ama ancora di più demolire tutte le loro certezze e ridurli tutti, indistintamente, ad un mucchio di poveracci dai sogni infranti. Prova un incredibile piacere nel calpestare le persone insignificanti: dal suo punto di vista, non meritano nemmeno di esistere e dovrebbero essere cancellate dalla faccia della terra. Proseguendo su questo pensiero, dunque, l’unico essere vivente dovrebbe essere lei, in quanto unica a valere, unica creatura importante. L’ego spropositato le permette di non essere mai minimamente toccata dai commenti altrui, per quanto veritieri possano essere. Nulla può distruggere la sua sicurezza e la fiducia che ha nelle sue pressoché illimitate capacità. Affrontarla significa segnare la propria fine: se non sarà la sua lingua tagliente e la sua abilità nella manipolazione psicologica a trapassare da parte a parte i suoi avversari, sarà la sua arma prediletta che, più che trapassare, sfonda.



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E Q U I P A G G I A M E N T O
A B I L I T Á


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Feel Free to Go Mad
Esattamente come può intrufolarsi nella mente di Noel, in quanto parte di lei, e giostrarsi con sentimenti e ricordi per arrecarle dolore, Will può fare la stessa cosa con tutti gli altri, seppur in maniera ridotta. Infatti lei può istantaneamente venire a conoscenza di fatti legati al passato del suo interlocutore; non importa se costui abbia dimenticato tutto del suo passato, se non abbia mai rivelato nulla a nessuno o conosca eventi falsi. Lei attinge la sua conoscenza dalla verità. La Volontà chiede all’Abisso, l’Abisso risponde. In un brevissimo istante, la fanciulla sarà a conoscenza di tutto quello che riguarda la storia del personaggio, comprese le opinioni su ogni singola persona lui abbia incontrato. Amore, odio, affetto, disprezzo, fiducia, paura, vendetta celate nel cuore non sono al sicuro dal suo occhio indagatore. Tuttavia, Will non può prevedere le mosse del suo avversario, in quanto a tattiche per lo scontro e per il combattimento; non guarda nel futuro, ma nel presente e nel passato. Sonda le lunghezze d’onda emotive e tutto quello che ha a che vedere con i sentimenti e le emozioni, non ciò che produce il cervello razionale nel momento di difficoltà. Malgrado tutto ciò sia passabile di componente emotiva e, quindi, in teoria, da lei conoscibile, l’Abisso le preclude di conoscere le altrui decisioni, in modo da non darle alcun vantaggio in battaglia. (Passiva Superiore) In combinata con questa sconfinata forma di sapere, Will ha in repertorio la straordinaria e pericolosissima capacità di rendere temporaneamente reale tutto ciò che evoca a parole. Da sola può creare allucinazioni mentali alle persone, facendo, per esempio, credere loro di soffrire ferite che in realtà non hanno, fornendo anche la lucida e pungente sensazione del dolore annesso. Può rendere vere sensazioni letali, può far credere alla persona che le sta di fronte di avere deformazioni fisiche o, al contrario, convincere chiunque di essere rimasto indenne ad un attacco che, in realtà, è risultato molto pesante. Con il suo potere, può fare praticamente qualunque cosa. Di per sé, Will non potrebbe influenzare l’ambiente, ma solo la persona e, anche per quest’ultimo punto, sarebbe previsto un dispendio più o meno notevole di energie. Tuttavia, il Castello dell’Oblio è il territorio perfetto per lei. Le mura spesse e lo straordinario potere magico che vi regna le permettono di influenzare le percezioni di chi le sta di fronte senza la minima fatica e, inoltre, di evocare immagini corporee, vere, di dar vita a qualunque prodotto malsano della sua mente, senza alcun limite. Il Castello è il luogo perfetto per Will: è il regno che ha sempre desiderato di possedere, in cui può esibirsi senza sforzarsi, in cui regnare indisturbata, senza pericoli di ritorsioni dato che persino il territorio la ama e fa in modo che non possa essere spodestata. Ovviamente, si tratterà sempre e comunque di un’illusione, di qualcosa che, in realtà, non c’è. Ma è praticamente impossibile che le sue vittime si rendano conto di ciò, rimanendo inevitabilmente convinte che i loro occhi mostrino solo il vero, che il loro corpo stia rivelando la pura e semplice realtà. (Variabile Illusoria Passiva Superiore Illusoria + Passiva Speciale: Perfect Tenant)

A cosa serve tutto ciò? Ovvio, a farla divertire. Will adora distorcere il mondo, portare caos, sconforto e confusione negli altri. Perché? Perché nessuno, nessuno conosce la Verità; si tratta di una bestia effimera, che si mostra in brevi sprazzi, in momenti in cui l’uomo non è in grado di cogliere. Egli la percepisce, sa che c’è, è convinto che prima o poi riuscirà a coglierla, ma continua ad illudersi che i sensi, il cervello, le emozioni e la razionalità, indistintamente, possano fornire qualcosa di anche solo rassomigliante. Ma lei, lei che scruta nell’infinito, è consapevole che nulla di tutto ciò che viene percepito ha a che fare con il vero.


You Fool, I’m Right Here; I Can Be Anything You Want Me to Be
Will non ha corpo. O meglio, ha quello di Noel in prestito. Come tale, non le appartiene. Si trova in uno stato a metà tra il corporeo e l’immateriale, il fisico e lo spirituale. Grazie a questo stato che porta notevoli svantaggi, come il dimezzamento del suo potere, altrimenti incontrastabile, Will, all’interno del castello, può trovarsi in più luoghi nello stesso momento. Poca cosa l’ubiquità, in confronto all’altra piena capacità di decidere in quali forme manifestarsi, con quali metodi; come voce, come oggetto, sotto altrui spoglie, in un corpo simile a quello che ha scelto per sé oppure sotto forma di un grottesco demone uscito direttamente dall’Inferno. Riesce a modulare perfettamente la voce, maschile o femminile, adulta o infantile non fa differenza; può istantaneamente assumere qualunque aspetto ella desideri. Può anche trattarsi di semplice megalomania, il suo continuo affermare di essere imbattibile, ma le sue capacità sono effettivamente ineguagliabili e straordinariamente difficili da contrastare e affrontare. (Passiva Superiore: Mutaforma + Passiva Speciale: Perfect Tenant; Passiva Superiore: Ubiquità)


Untouchable, Unbreakable
Ultima, ma non meno importante, caratterista della Volontà dell’Abisso è quella di non poter, teoricamente, subire danno. Infatti, qualunque attacco diretto sferrato a lei si ripercuoterà direttamente sul corpo di Noel. Nessuno provi gioia, quindi, nel non vederla difendersi o schivare la forza bruta o la potente magia dei suoi avversari; fa tutto in nome del suo personale interesse. Will, in questo senso, sembra imbattibile, impossibile da raggiungere, intoccabile. Andando in scontro aperto con lei, si farà solo ed esclusivamente il suo gioco: uccidere la sua parte madre, così da farle avere un corpo proprio e da poter acquistare tutti i suoi poteri. Si tratta di una scorciatoia di cui va piuttosto fiera. Tuttavia, Will non è assolutamente imbattibile, anzi. Trovato e portato sulla strada del risveglio il suo punto debole, cosa che può essere questione di tempo o conseguenza di un effettivo coinvolgimento di personaggi e/o eventi, cioè la bionda che lotta tra la vita e la morte in una stanza sigillata del Castello, Will non potrà più contare su questa personale, straordinaria ed insolita capacità. (Passiva Superiore + Passiva Speciale: Perfect Tenant)



Edited by -M a r s h- - 27/10/2014, 22:53
 
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